Neige-Bastogne-Neige

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Domenica prossima si corre nelle Ardenne la Liegi-Bastogne-Liegi, conosciuta come La Doyenne, la piu’ antica delle classiche in calendario, con la prima edizione disputatasi nel 1892. Il 20 Aprile del 1980 Bernard Hinault vinse questa classica per la seconda volta firmando un’impresa leggendaria. La corsa fu infatti funestata da una tempesta di neve e il bretone fu protagonista di una memorabile cavalcata solitaria nella tormenta andando prima a riprendere i due fuggitivi di giornata, Pevenage e Peeters, per poi rimanere in testa da solo e arrivare staccando il secondo arrivato, Hennie Kuiper, di ben 9 minuti e 24 secondi. Quell’edizione della corsa rimase memorabile, un calembour tra le parole Liege e Neige (neve, in francese) la fece ribattezzare Neige-Bastogne-Neige e l’immagine di Hinault in corsa con il passamontagna rosso divenne un’icona in grado di ispirare artisti e gadget. Le impressioni di Hinault su quella corsa si possono leggere qui. I due dipinti a olio sono di Rob Ibjema, l’illustrazione è di Andy Arthur.

Pat Cleary

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Dipinto di Pat Cleary che ritrae il corridore svedese Sven-Åke Nilsson in maglia Miko-Mercier-Vivagel mentre scatta in salita in una tappa del Tour de France 1980. Nilsson concluse quel Tour al 7° posto. Al dipinto è associata una storia curiosa. Infatti in un vecchio articolo apparso sulla rivista statunitense Winning che documentava il lavoro di Cleary gli venne associata una didascalia sbagliata, che indicava nel corridore non Nilsson bensi’ nientemeno che l’Aquila di Toledo Federico Martín Bahamontes, uno dei piu’ grandi scalatori di sempre, retrodatando l’episodio ritratto al 1963. Nonostante il proprietario del quadro, nonché lettore di Winning, abbia provveduto a chiarire l’equivoco, da allora l’errore si è propagato in rete e il dipinto, talvolta anche scambiato per una foto, viene regolarmente associato a Bahamontes. via velominati.